Turismo e Cultura nell'Alto Lazio 2025: Un Viaggio nei Sapori della Tuscia

11.04.2025 07:46
Turismo e Cultura nell'Alto Lazio 2025: Un Viaggio nei Sapori della Tuscia
 
L'edizione 2025 di "Turismo e Cultura nell'Alto Lazio" si preannuncia come un’occasione imperdibile per immergersi nella tradizione, nell’arte e nei sapori di una delle zone più affascinanti e autentiche d’Italia: la Tuscia. Questo territorio, che abbraccia la provincia di Viterbo,  è famoso non solo per i suoi paesaggi mozzafiato e il patrimonio storico, ma anche per una cucina che racconta la storia delle tradizioni contadine, con piatti che affondano le radici nelle antiche pratiche della cucina povera.
 
Nel cuore di questo viaggio enogastronomico, spiccano le ricette tipiche della Tuscia, che rivelano la semplicità e l'ingegno della cucina rurale, frutto di secoli di storia e di un legame profondo con la terra. Durante la manifestazione, avremo l'opportunità di assaporare piatti che sono il simbolo di una tradizione che ha saputo trasformare gli ingredienti più umili in prelibatezze indimenticabili.
 
Una delle ricette che non può mancare all'appello è quella dei Ceciliani canepinesi al sugo bianco, un piatto ricco di storia e dal sapore delicato, preparato con una pasta fatta in casa, tipica della zona di Canepina, condita con un sugo bianco a base di carne, erbe aromatiche e un pizzico di peperoncino, per un risultato che conquista anche i palati più raffinati.
 
Ceciliani canepinesi
 
Altra prelibatezza che racconta la semplicità e il gusto genuino della cucina contadina sono i fagioli in greppa, un piatto che nasce dalla necessità di valorizzare ingredienti poveri, come i legumi, cotti lentamente con il guanciale e insaporiti con aromi locali. Un vero e proprio comfort food che, pur nella sua essenzialità, ha il potere di evocare la tradizione di un tempo.
 
Non si può parlare di cucina tuscia senza citare il Pane fritto, noto anche come pancristiano fritto. Questo piatto, che affonda le radici nella necessità di riutilizzare il pane avanzato, viene fritto in olio bollente, spesso accompagnato da un semplice sugo o da un po' di zucchero, a seconda dei gusti. La croccantezza della panatura e la morbidezza del pane rendono questo piatto una vera delizia, semplice ma estremamente soddisfacente.
 
E infine, non possiamo dimenticare i Gnocchi ‘notti col sugo finto al finocchietto, una ricetta che racchiude tutta la bontà della cucina casalinga della Tuscia. Gli gnocchi, morbidi e delicati, vengono conditi con un sugo "finto", ovvero un ragù vegetariano a base di finocchietto selvatico e altri aromi locali, per un piatto che incarna perfettamente la filosofia della cucina povera, ma saporita.
 
L’edizione 2025 di "Turismo e Cultura nell'Alto Lazio" vedrà anche la partecipazione di chef rinomati che, con la loro maestria, sapranno interpretare e valorizzare queste ricette tradizionali. Tra i protagonisti dell’evento, Felice Arletti e Marco Ceccobelli sono due volti noti della cucina della Tuscia, che con passione e dedizione portano avanti la tradizione gastronomica del territorio.
 
Felice Arletti, chef di grande esperienza, è conosciuto per la sua capacità di rielaborare i piatti tipici della cucina povera della Tuscia con un tocco contemporaneo, senza mai tradire l’autenticità dei sapori. Marco Ceccobelli, d'altro canto, è un cultore delle tradizioni enogastronomiche locali, che ama raccontare la storia della sua terra attraverso la preparazione di piatti semplici ma ricchi di gusto.
 
La cucina della Tuscia è una cucina povera, ma straordinariamente ricca di sapori. Essa affonda le radici nella vita contadina, fatta di sacrifici e di un rapporto intimo con la natura, che ha insegnato a utilizzare al meglio i prodotti stagionali, spesso molto semplici, ma sempre freschissimi e genuini. Le ricette che si tramandano da generazioni raccontano una storia di inventiva e di amore per la terra, e sono ancora oggi il cuore pulsante della gastronomia del territorio.
 
Concludendo, l’edizione 2025 di "Turismo e Cultura nell'Alto Lazio" offrirà l'opportunità di assaporare un angolo d’Italia ricco di tradizioni culinarie e di incontrare chef che, con il loro talento, stanno portando avanti l’eredità gastronomica di questa terra. Un’occasione da non perdere per chi ama scoprire la bellezza dei paesaggi e dei sapori autentici della Tuscia.
 
Giovanna De Giglio

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