FAETO, TRA SILENZIO E NATURA di Giovanna De Giglio
Faeto, tra silenzio e natura
I luoghi della natura, i luoghi dello spirito. Niente di piu’ vero di Faeto, piccolo borgo in provincia di Foggia, il paese piu’ alto della Puglia, famoso per le prelibatezze gastronomiche , primo tra tutti il prosciutto dolce, preparato ancora in modo tradizionale ( qui uccidere il maiale e’ un rito famoso a cui e’ dedicata in febbraio una sagra che richiama visitatori da ogni angolo di Puglia).
Non si viene a Faeto solo per la cucina, ma anche per l’aria salubre dei suoi boschi ( ben 6800ettari), con alberi di importanza rilevante, come le faggete taxus ed ilex, i cerri, i frassini, gli olmi, le stupende fioriture di orchidee e la possibilita’ di raccogliere funghi ed anche ,incredibile a dirsi, tartufi.
E qui tra la pace dei boschi ed il silenzio delle stradine che si inerpicano i piccoli viali del borgo si cerca di preservare le bellezze naturali, creando occupazione per non far fuggire i giovani in cerca di altre realta’. Di qui l’importanza di creare una riserva naturale.
Faeto e’ anche centro attivo di riferimento per la minoranza linguistica franco – provenzale. Interessante il glossario franco – provenzale edito in quest’isola linguistica. Da visitare il bel museo etnografico ed il centro studi ambientali sulle bellezze del bosco.