EMOZIONI IN CANTON TICINO di Giovanna De Giglio
La luce, il sole, la natura. Il piacere e la riscoperta di emozioni impagabili. Il Canton Ticino, in primavera più che mai, mette in mostra le sue bellezze inaspettate.
Ha un’anima poliedrica questa Svizzera… così Svizzera e allo stesso tempo un po’ italiana: lassù la neve che evoca suggestioni invernali da ricordare e da attendere; in basso i laghi dal clima mediterraneo e mite. Tra montagne e mare, nel cuore della nostra Europa, il verde ammanta tutto, regalando un paesaggio da sogno da percorrere e da gustare. Tanti sono gli itinerari da scegliere per una gita tra i boschi di un verde brillante o per le strade di una cittadina, sulle orme di un grande scrittore. Non bisogna sottrarsi alle tentazioni e qui, in questo angolo di paradiso, ce n’è davvero per tutti i gusti.
Una passeggiata autoguidata a Bellinzona o a Montagnola
Si può iniziare proprio dal capoluogo, Bellinzona, che fa letteralmente compiere, attraverso un itinerario audioguidato, un suggestivo viaggio nel tempo. Un’audioguida che può essere utilizzata contemporaneamente da due persone, riporta testimonianze del passato e scopre le tracce di una gloriosa storia di castelli e fortificazioni (noleggio presso i tre Castelli oppure al Centro informazioni di Bellinzona, al prezzo di 5 CHF). Bellinzona presenta importanti tracce, testimonianze e monumenti della sua lunga storia. La “Bellinzona ArtKey” permette di scoprire la città in 22 tappe; ed è possibile, sempre “audioguidati” (in italiano e in tedesco), scoprire anche la Collina d’oro di Montagnola, dove passeggiare evocando il paesaggio e le parole di Hermann Hesse, che qui visse e scrisse alcuni dei suoi più famosi libri, tra i quali Siddharta. Nel pittoresco scenario della Torre Camuzzi è allestita un'esposizione permanente che ripropone le principali tappe della vita dell’artista: fotografie, libri e acquarelli. La scrittura di Hesse fa da il filo conduttore a una serie di appuntamenti: letture settimanali in due lingue, conferenze, concerti, mostre temporanee e passeggiate guidate.
Itinerari naturalistici in Valle Leventina
La Leventina comprende il territorio da Biasca ad Airolo, al Passo del San Gottardo e, come appendice, alla Val Bedretto, fino al Passo della Novena, si estende dai 300m ai piedi della Biaschina agli oltre 3.000m dei Pizzi Blas, Rotondo e Gallina. È quindi possibile incontrare ogni specie vegetale: dalla stella alpina all’aquilegia maggiore, dalla pulsatilla alpina al giglio martagone, dalla pianella della Madonna (fortemente minacciata) alla Campanula del Moncenisio (che cresce tra le pietre tra i 2.200 e i 2.900m di altitudine, ed è molto rara). Si susseguono in un panorama di incomparabile bellezza pascoli, laghetti alpini, boschi di larici, abeti rossi e persino di pini silvestri, per arrivare, sotto gli 800-700m, ai castagni e ai vigneti.
L’itinerario senz’altro più conosciuto della Valle è la Strada Alta, escursione che porta da Airolo (1.175m) a Biasca (300m) attraverso i villaggi situati sui terrazzi del versante sinistro del fiume Ticino. Il sentiero, lungo 44 km, è comodamente percorribile a piedi in 3 giorni suddiviso nelle tre tappe Airolo-Osco, Osco-Anzonico e Anzonico-Biasca.
Il Sentiero educativo Monte Piottino porta da Dalpe a Prato-Leventina e Rodi ed è percorribile in mezza giornata. Prende il via in località Monda (Dalpe), nei pressi della Palude della Bedrina a 1.200m dove c'è una torbiera alta facente parte di un paesaggio protetto di importanza nazionale. Poi si giunge a Prato Leventina, con la chiesa bene in vista, risalente al 1210, la vecchia mulattiera e la fornace. La seconda parte del percorso porta al Dazio vecchio. L'escursione termina al Dazio Grande. L’antica costruzione risalente alla metà del Cinquecento che sorge alla gola del Piottino ospitava un tempo la dogana urana. Il Dazio Grande dispone di un’ospitale locanda ed offre la possibilità di pernottamento. Nel suo scantinato si può invece visitare l'esposizione dedicata alla storia dei trasporti "Dal sentiero ... all'Alptransit".
Il sentiero Strada degli alpi collega invece Pesciüm con Ronco, lungo il versante destro del fiume e si propone a buoni camminatori (5h).
Un gita in funicolare sopra Lugano
E, a proposito di panorami, imperdibile è quello che si coglie dal Monte San Salvatore a 900 metri di altitudine, raggiungibile con la funicolare Lugano-Paradiso. La vista spazia dal Monviso al Monte Rosa, mentre a sud si scorgono gli Appennini. Lo spettacolo, dipinto dal verde dei boschi e dal blu del cielo, è impagabile - soprattutto in primavera - e allarga i cuori. Dal Monte San Salvatore si può raggiungere Lugano passando da Pazzallo; Carona spingendosi fino a San Grato per visitare il parco ricco di azalee e rododendri; l’oratorio della Madonna d'Ongero percorrendo un piacevole sentiero ombreggiato.
Trekking e bungee jumping in Valle Verzasca
Altre escursioni da non perdere sono quelle della Valle Verzasca, a nord di Locarno, in un ambiente incontaminato, nel quale il ritmo di vita dei villaggi si mantiene inalterato dagli anni Quaranta, quando i residenti conducevano ancora vita agreste. Dai vigneti di Gordola si ammira il lago di Vogorno, ottenuto grazie a una diga di altezza impressionante, tra castagni, faggi, ontani, frassini e noccioli. Chi, però, insegue sfide più adrenaliniche, si può cimentare nel bungee jumping gettandosi nel vuoto tenuto solo da una fune di gomma dai 220 m della diga del Verzasca. Il salto dura 7,5 secondi e vale la pena anche solo assistere. Più a nord, la via Alta della Verzasca prospetta un magnifico trekking di qualche giornata - per escursionisti esperti - sulla cresta che separa la Verzasca dalla Leventina e dalla Riviera, e che attraversa un paesaggio selvaggio che collega cinque capanne.
Con il trenino a cremagliera sul Monte Generoso
All’estremo sud del Ticino si trova invece il Monte Generoso, facilmente raggiungibile con il trenino a cremagliera che parte dalle rive del Ceresio a Capolago. Arrivati in vetta, a 1.700 metri, si può scegliere tra l’ozio ristoratore, la contemplazione di un altro magnifico panorama che spazia dalla pianura padana alle Alpi, o ancora una serie di attività sportive: escursionismo, mountain bike, parapendio. Particolari le proposte tematiche, che vanno dai sentieri naturalistici alla scoperta della flora tipica, agli itinerari etnografici che ricostruiscono edifici e attività del passato (tra cui le “nevere”, i progenitori dei frigoriferi dei nonni) e le carbonaie.
È qui, in questa Svizzera primaverile e soleggiata che il cielo si confonde con l’acqua dei laghi e che la storia si incontra con la natura più incontaminata.